(di Patrizia Vacalebri)
ICEBERG 1974-2024 REWIND FAST FORWARD
– A CURA DI ANGELO FLACCAVENTO – PER LA PARTE VISIVA LUCA
STOPPINI (La Nave di Teseo, pp 320, 47,50 euro)
I primi 50 anni di storia del marchio Iceberg, fondato nel
1974 nel distretto romagnolo dall’azienda Gilmar di Giuliana
Marchini Gerani e Silvio Gerani, sono stati raccontati e
celebrati in un nuovo libro fotografico, edito da La Nave di
Teseo. Il volume “Iceberg 1974-2024 Rewind-Fast Forward”
ripercorre la storia del marchio italiano attraverso le immagini
delle campagne e quelle dei testimonial più famosi.
Il libro è stato concepito come una raccolta di ritagli di
giornale accumulati nel tempo e suddiviso per decenni. Ampio
spazio è dedicato al lavoro dei direttori creativi, da
Alessandro Dell’Acqua a quelli più longevi, Jean Charles de
Castelbajac e James Long. Tra le immagini dominano quelle delle
campagne pubblicitarie, firmate da fotografi del calibro di
Steven Meisel, Peter Lindbergh, Oliviero Toscani, David
Lachapelle, Glen Luchford, Patrick Demarchelier. Il libro è
stato presentato alla Triennale di Milano, presente Paolo
Gerani, seconda generazione della famiglia fondatrice del brand.
“Nel 1959 – racconta Paolo Gerani – mia madre e mio padre
hanno fondato l’azienda di maglieria Gilmar. Nei primi anni
Settanta mia madre intuisce che il mercato cerca abbigliamento
per il tempo libero. Così nasce Iceberg nel 1974 con un forte
focus sulla maglieria affrontato in maniera innovativa, con un
legame sullo sportswear e un’ispirazione cartoon che
contraddistingue le collezioni”.
Il volume, curato da Angelo Flaccavento, disegnato e narrato
visivamente da Luca Stoppini, rimonta la storia di Iceberg in
sequenza cronologica, mostrandone al contempo l’atemporalità. Il
valore del percorso è restituito dall’abbondanza delle immagini,
cui fanno da cornice un saggio di Flaccavento sull’evolversi
delle identità stilistiche di Iceberg e uno studio di Marta
Franceschini sul distretto romagnolo come territorio trainante
del made in Italy e radice del successo del marchio.
Per quanto riguarda il rapporto del marchio con stilisti
talentuosi, spesso scoperti proprio dalla famiglia Gerani, viene
ricordato anche il potenziale dell’azienda ad aver introdotto
nel fashion system stilisti all’epoca ancora giovani, del
calibro di Jean Charles de Castelbajac, Marc Jacobs, Anna Sui,
Tomas Maier e James Long. “La nostra azienda – conclude Paolo
Gerani – è sempre stata molto attenta alla tecnologia e
all’attenzione di trovare i talenti giusti. Siamo molto grati al
lavoro di Castelbajac. E poi il contesto romagnolo, fertile di
idee e dinamismo, ha favorito questo percorso, fungendo da ponte
tra il locale e il globale e diventando un centro propulsivo del
made in Italy”.
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