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Fibercop (rete Telecom) ha già un buco nell’Ebitda. Ma la società smentisce

di Redazione Libri Arte
20/02/2025
Tempo di lettura: 2 minuti
Fibercop (rete Telecom) ha già un buco nell’Ebitda. Ma la società smentisce

Guai in vista per Fibercop, la società nata dallo scorporo della rete Telecom Italia, rilevata per 22 miliardi di euro da una cordata di investitori che comprende CDP (MEF), il fondo statunitense Kkr ed altri investitori internazionali. A neanche un anno dalla sua nascita già sarebbe emerso un buco nel budget del 2025.
A fine mese è in calendario il CdA della società, per l’approvazione dei risultati 2024 ed il budget 2025 e quest’ultimo, stando alle indiscrezioni del Financial Times, avrebbe deluso gli azionisti di riferimento ed avrebbe provocato uno scontro con il management.

Lo scontro di KKR con il management
Secondo quanto riferisce il Ft, il fondo americano Kkr si sarebbe “scontrato con il management” di Fibercop, a causa di un “buco” di 449 milioni di euro emerso a livello di EBITDA, che rischierebbe di “far fallire i suoi piani” per la società di telecomunicazioni acquistata l’anno scorso.

Il quotidiano finanziario rivela che a gennaio si è tenuta una presentazione con gli investitori e che, in quell’occasione, il Cfo di Fibercop avrebbe formulato una previsione di minor EBITDA per 449 milioni nel 2025. Un buco che salirebbe a 2 miliardi nell’arco di cinque anni. Alla presentazione avrebbero partecipato i principali investitori, non solo KKR, ma anche CPP Investment, F2i, il fondo di Abu Dhabi (Adia) ed il MEF.
FiberCop, scrive ancora il quotidiano britannico, starebbe ora lavorando per mettere a punto un nuovo budget per il 2025 e per allinearlo al piano originale concordato con gli azionisti. In questa direzione vi sarebbe l’abbandono di costosi pensionamenti ed il rinvio di atri costi al 2026. Anche le linee da eliminare nel 2025 verrebbero ridotte rispetto ai piani iniziali in quanto il gap nei profitti sarebbe  dovuto in gran parte alla loro perdita.
Delusione sui dividendi
Il management di FiberCop, aggiunge il Ft, avrebbe anche dichiarato che il previsto calo degli utili si tradurrebbe in minori dividendi nei prossimi cinque anni, in caso contrario la società vedrebbe aumentare il debito con conseguente rischio di declassamento del rating.
E proprio la riduzione dei dividendi sarebbe stata commentata da alcuni degli azionisti, che si sarebbero detti “increduli” per la revisione delle stime, mentre altri avrebbero parlato di una semplice “bozza” nell’ambito delle normali discussioni in corso.
FiberCop smentisce le “ricostruzioni” stampa
Frattanto, una nota di Fibercop ha già smentito le indiscrezioni di stampa, affermando che “dati previsionali relativi all’esercizio 2024 ed i dati relativi al budget 2025, che verranno presentati al Cda convocato per il prossimo 25 febbraio 2025, sono in linea con il piano pluriennale redatto ed approvato da tutti gli azionisti al momento del closing dell’operazione di scorporo della rete di TIM”.
La società ha poi aggiunto che sono “destituite di fondamento le notizie relative a presunti contrasti tra i soci, incluse le dichiarazioni attribuite ad alcuni consiglieri”, precisando che “nella riunione del 23 gennaio, i consiglieri di amministrazione, con piena unità di intenti, hanno definito la nuova governance della società e l’attribuzione delle deleghe di Amministratore delegato a Massimo Sarmi”.

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