Il Consiglio dei ministri di lunedì 9 dicembre prevede all’ordine del giorno la bozza del decreto legislativo sul denaro contante. Si prevedono modifiche sostanziali per i sequestri in caso di violazioni relativi alle dichiarazioni. Lo stesso dicasi in caso di prove che leghino il denaro individuato ad attività criminose. Il tutto in un sistema dalle sanzioni più gravose.
Stretta sul contante
È in arrivo una mannaia sul trasferimento di contante, che sia in entrata o in uscita rispetto al territorio italiano. Le autorità potranno procedere al trattenimento del denaro, qualora la somma risultasse in violazione degli obblighi di dichiarazione previsti o si sospettino attività criminose. Largo poi a multe più salate.
È quanto prevede la bozza del decreto legislativo sul contante. Si mira ad attuare delle sostanziali modifiche, al netto della conferma dell’obbligo di dichiarazione per chi entra in Italia o lascia il Paese con somme contanti pari o superiori a 10mila euro.
La bozza aggiunge però che il suddetto obbligo non può dirsi soddisfatto nei seguenti casi:
informazioni prodotte risultano inesatte (già previsto);
informazioni prodotte risultano incomplete (già previsto);
denaro non messo a disposizione per effettuare dei controlli.
Un nuovo articolo, inoltre, garantisce all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, così come alla Guardia di finanza, il diritto di procedere al trattenimento del contante.
Tale procedimento viene attivato nel caso in cui gli obblighi previsti non vengano assolti. Al tempo stesso, però, anche in caso di indizi che evidenzino sospetti d’attività illegali. In quest’ultimo caso, è bene sottolinearlo, il sequestro scatta anche per cifre inferiori ai 10mila euro.
Sequestro e multe
Si prevede il sequestro temporaneo di denaro contante, di importo anche inferiore a 10mila euro (in determinate circostanze), per un periodo massimo di 30 giorni.
La durata però può essere estesa, fino a 90 giorni, in casi particolari come il sospetto di attività criminose. L’obiettivo è quello di riuscire a individuare “gli elementi richiesti per l’applicazione della legge penale”.
Grazie all’incrocio dei dati si potranno rendere più efficaci i controlli, che continueranno a essere anche casuali. In alcuni casi, però, con procedimenti informatici si tenterà di individuare le situazioni con maggior probabilità di rischio. Tutti i dati raccolti, infine, potranno essere adoperati a fini fiscali, aggiornando eventualmente i conti con l’Agenzia delle Entrate.
In caso di sequestro, è bene sapere che i limiti stabiliti verranno alzati. Le percentuali attuali del 30 e 50% dell’importo eccedente salgono a 50, 70 e 100%. In nessun caso, però, la somma rilevata dagli agenti potrà essere inferiore a 900 euro e superiore a 1 milione di euro. Rese più aspre, infine, le sanzioni, che prevedranno una somma minima di 900 euro e non più di 300.
Il decreto legislativo prevede inoltre un aggiornamento della definizione di contante. Se in passato si faceva riferimento a banconote e monete, com’è facile intuire, oggi si considerano anche strumenti negoziabili al portatore e non solo:
traveller’s cheque;
assegni;
vaglia;
ordini di pagamento al portatore;
carte prepagate non nominative.