Nuova trattativa tra l’Italia e l’Unione europea sulle concessioni degli stabilimenti balneari. Il decreto legge che ha esteso ulteriormente i diritti di sfruttamento del suolo pubblico degli attuali imprenditori e che ha stabilito compensazioni in caso di messa a gara delle spiagge sta infatti passando attraverso il Parlamento con alcune modifiche.
In particolare potrebbero passare dal 20% al 50% gli indennizzi previsti, i circoli sportivi dilettantistici potrebbero essere esclusi dalla messa a gara e gli hotel potrebbero ottenere agevolazioni per le spiagge direttamente di fronte alla propria sede. Bruxelles però non è del tutto convinta di queste modifiche.
Gli indennizzi per i balneari potrebbero più che raddoppiare
Il decreto legge che ha esteso, in accordo con l’Unione europea, le concessioni balneari fino al 2027 con opzione fino al 2028, torna al centro della tensione tra Italia e Bruxelles. La legge sta infatti attraversando il suo percorso parlamentare per venire definitivamente approvata, dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale tramite lo strumento della decretazione d’urgenza.
La maggioranza sta attuando diverse modifiche al testo, alcune delle quali hanno fatto sorgere dubbi ai tecnici dell’Ue sulla compatibilità della nuova legge che uscirà dalle commissioni parlamentari con il diritto europeo. L’Italia è infatti in violazione della cosiddetta normativa Bolkestein, che impone la messa a gara periodica del demanio pubblico sfruttato da privati in concessione, come ad esempio le spiagge su cui sorgono gli stabilimenti balneari.
Nel nostro Paese queste concessioni vengono rinnovate automaticamente da decenni, senza alcuna gara e in violazione della norma. Il Governo si è accordato con l’Ue per mettere a bando queste spiagge tra il 2027 e il 2028, ma con alcune condizioni. Tra queste anche un indennizzo agli imprenditori che hanno lo stabilimento balneare in questi anni. Nel decreto originale questa compensazione era pari al 20% del valore degli investimenti e dell’attuale impresa, ora potrebbe aumentare fino al 50%.
Hotel e circoli dilettantistici, gli altri emendamenti
Non ci sono però soltanto più indennizzi negli emendamenti che la maggioranza di Governo sta apportando al decreto legge sugli stabilimenti balneari. Una delle modifiche al testo potrebbe prevedere agevolazioni nelle gare per gli hotel che gestiscono una spiaggia direttamente di fronte alla propria struttura. Un’altra eccezione, su spinta del ministro dello sport Andrea Abodi, potrebbe essere fatta per i circoli sportivi dilettantistici.
“Mi domando come possiamo accettare che vengano ricompresi nei limiti delineati dalla Bolkestein anche soggetti che appartengono a una categoria che è fondamentale nello sviluppo delle attività sportive per la loro natura storica e culturale. Bisogna essere fermi nella posizione, con il rispetto dovuto nei confronti della Commissione, ma è bene che la Commissione sappia che siamo pronti ad andare avanti perché il Parlamento è pronto a recepire le nostre sollecitazioni” ha dichiarato Abodi.
L’Unione europea sta dialogando con il Governo per assicurarsi che queste modifiche siano in accordo con il diritto comunitario. Se il decreto non dovesse essere convertito in legge o l’Ue non fosse più soddisfatta del suo contenuto, il rischio per l’esecutivo sarebbe quello di veder saltare anche la proroga delle concessioni e trovarsi a dover mettere a gara tutte le spiagge italiane.