Settembre 2024 si preannuncia come un periodo di timida ripresa per il turismo in Italia, sostenuto da previsioni meteo favorevoli e dalle offerte allettanti tipiche della bassa stagione. Secondo le proiezioni elaborate dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, si attende l’arrivo di circa 15 milioni di viaggiatori nelle strutture ricettive del Paese, per un totale di 50,2 milioni di pernottamenti, un incremento dello 0,6% rispetto a settembre 2023.
Turismo a settembre: città d’arte e campagna in crescita
Nonostante i segnali incoraggianti, gli operatori del settore mantengono un atteggiamento prudente. Molti sperano che le prenotazioni last minute possano migliorare ulteriormente i risultati, in particolare nelle città d’arte, dove si prevede un incremento del 2,4% nelle presenze turistiche.
Le aree rurali e collinari potrebbero vedere un aumento del numero di visitatori del 2,1%, mentre si prospettano lievi miglioramenti per le zone lacustri dello 0,9% e altre destinazioni di nicchia dello 0,8%. In controtendenza, le località balneari, con una flessione dello 0,5%, montane dello 0,6% e termali dell’1,2%.
Dove conviene andare in vacanza a settembre 2024
Andare in vacanza a settembre conviene davvero, con una diminuzione compresa tra il 20% e il 30% sul prezzo dei soggiorni in hotel rispetto al mese precedente, come segnala Federalberghi. Gli sconti più significativi riguardano le mete marittime, ma anche le grandi città come Roma e le città d’arte come Firenze.
Chi sceglie strutture di privati può arrivare a risparmiare anche il 40%, secondo AirBnb, in particolare in località turistiche e costiere, come quelle della Costiera Amalfitana o della Riviera Romagnola.
Vagliando i dati presenti sugli aggregatori di prenotazioni aeree come Skyscanner, con voli nazionali ed europei da e per l’Italia si risparmia tra il 25% e il 35% rispetto ai mesi di luglio e agosto. Diventa dunque più facile raggiungere la Sicilia e la Sardegna e le principali città d’arte.
Il taglio della spesa totale per una vacanza di un gruppo di 4 persone che può arrivare al 25% considerando che anche per mangiare fuori ci sono consistenti cambiamenti rispetto all’alta stagione, con menù turistici più abbordabili e i piccoli negozi di quartiere che non espongono più cartellini con rialzi e tornano ai prezzi degli abitanti della zona.
Prezzi più bassi a settembre: cosa cambia dopo agosto
Sebbene sia più difficile individuare gli sconti per altre voci di spesa, bisogna considerare che a settembre anche molti musei e monumenti hanno prezzi ridotti o pacchetti promozionali, in particolare in questi siti archeologici a ridosso delle località marittime, con iniziative volte a promuovere il turismo fuori stagione e far conoscere le bellezze del territorio oltre le spiagge.
Anche il costo del noleggio di un’auto è in genere più conveniente a settembre. Aumenta inoltre la disponibilità di veicoli, magari poco capienti o di bassa cilindrata, dunque più economici. In questo caso si può risparmiare tra il 15% e il 25%.
I tour operator e le agenzie di viaggio offrono pacchetti vacanza scontati a settembre, spesso all inclusive, con volo, alloggio ed escursioni e attività a prezzi più vantaggiosi. Le riduzioni di prezzo possono arrivare fino al 40% rispetto ai pacchetti estivi, in particolare per destinazioni balneari come la Sardegna, la Puglia e la Calabria.
Bisogna poi considerare che con meno turisti rispetto all’alta stagione, anche senza affidarsi a professionisti per la prenotazione, c’è una maggiore disponibilità di alloggi, posti nei ristoranti e attività sul territorio. Significa che si possono scegliere le opzioni migliori e più economiche e che non è necessario bloccare la disponibilità con largo anticipo rischiando di perdere le caparre in caso di cambi dell’ultimo momento.
Oltre all’aspetto economico, bisogna considerare che settembre ha un clima ideale per chi ama le attività all’aperto, dalle escursioni in montagna, alle visite ai parchi naturali fino al ciclismo tra le colline toscane. Con temperature più miti, queste attività possono essere godute appieno senza il caldo intenso dell’estate, riducendo anche il rischio di colpi di calore e affaticamento. Le previsioni meteo indicano che il bel tempo ci accompagnerà per tutto il mese.
Estate 2024 flop: gli italiani spendono sempre meno
Nonostante il timido ottimismo di settembre, il bilancio della stagione estiva 2024, alla fine, si è mostrato meno roseo del previsto, forse anche a causa dei rincari su hotel e ristoranti segnalati anche dall’Istat. Rispetto allo scorso anno, infatti, si è registrata una flessione dei pernottamenti, con 1,4 milioni di presenze in meno.
A pesare sul numero complessivo è stata la riduzione delle vacanze degli italiani, del 2,9% soprattutto nelle destinazioni che nell’immaginario comune sono sinonimo di estate:
mete balneari (-4,1%);
località termali (-5,3%);
mete lacustri (-3,7%).
È stata l’intera filiera turistica a risentire del calo delle vacanze degli italiani, che hanno optato per soggiorni più brevi e mostrato una minore propensione a spendere in servizi extra. La ricerca di alloggi a prezzi più bassi ha guidato le scelte dei nostri connazionali, che si sono trattenuti nelle strutture in media 3,9 notti invece delle 4 del 2023.
Boom del turismo straniero: i numeri in aumento
Sebbene sembri un cambiamento di poco conto, i margini delle imprese turistiche ne hanno risentito particolarmente. Il discorso cambia invece per quanto riguarda il turismo degli stranieri, con numeri in positivo che hanno aiuto l’andamento del comparto.
L’aumento del numero di visitatori provenienti da altri Paesi, in crescita dell’1,6% durante l’estate 2024, è stato fonte di sollievo per gli operatori, anche se non è stato sufficiente a compensare il calo della domanda interna. L’incremento è stato più evidente nel settore alberghiero, che ha visto un aumento del 2,4% di presenze straniere, mentre le strutture ricettive alternative hanno registrato una crescita più modesta dello 0,9%.
Le aree con più turisti durante l’estate 2024
Le variazioni regionali del settore turistico durante l’estate 2024 mostrano un quadro a macchia di leopardo. Le regioni del Nord Ovest sono riuscite a mantenere una certa stabilità, con una leggera crescita dello 0,4%, principalmente grazie all’aumento del 2,2% dei visitatori stranieri.
Al contrario il Nord Est ha registrato il risultato peggiore, con una contrazione dell’1%, dovuta alla diminuzione del 2,9% delle vacanze degli italiani, parzialmente compensata dall’aumento dello 0,5% dei turisti stranieri.
Anche nel Centro Italia si è osservato un calo dello 0,8%, causato da una significativa riduzione delle presenze italiane del 3,5%, con le presenze straniere in aumento dell’1,9%. Nel Sud e nelle Isole la flessione è stata dello 0,6%, con una riduzione delle vacanze degli italiani del 2,8% e un incremento del 4,1% dei turisti stranieri.