Cominciano ad emergere i
dettagli della tragica morte della star del pop britannico Liam
Payne, a cominciare dai sei minuti che hanno preceduto il suo
decesso. Prima la chiamata alla polizia del direttore del
boutique hotel Casa Sur, Esteban Grassi, dicendo che un ospite
aveva “distrutto” la stanza in cui alloggiava: “ha esagerato con
la droga e l’alcol. Abbiamo paura che metta a rischio la sua
vita”.
Tre minuti dopo Josefina, impiegata in un ufficio adiacente
all’hotel, dichiara di avere ascoltato una sirena e di essere
“scesa per vedere cosa stava succedendo”. Lì, continua la
testimone, “una collega ha parlato con una massaggiatrice
dell’hotel che le ha detto che c’era un uomo molto violento,
sotto l’effetto di droghe e nel mezzo di una crisi psicotica.
Poi sono passati alcuni minuti (3) e abbiamo visto una tenda
rossa nel cortile interno dell’hotel”.
Il procuratore Marcelo Roma e la sua assistente Florencia
Lavaggi hanno già raccolto le dichiarazioni di cinque testimoni
chiave: tre lavoratori dell’hotel e due donne che erano state
con il musicista nella sua stanza ore prima della caduta, “ma
che avevano già lasciato l’hotel quando si è verificato il
fatto”.
“L’ufficio del procuratore ha detto che oltre a ricostruire
le circostanze della morte del musicista, l’indagine mira a
determinare il possibile coinvolgimento di terzi negli eventi
che hanno portato alla morte della vittima”, ha reso noto il
quotidiano Clarín.
Secondo il rapporto della polizia, la stanza era “in totale
disordine, con vari oggetti rotti, il televisore esploso, fogli
di alluminio, cera di candele e lattine e diverse risme di
medicinali tra cui clonazepam, energizzanti e farmaci da banco”
mentre sono stati prelevati “campioni di polvere bianca da
analizzare in laboratorio”.
Il risultato preliminare dell’autopsia ha confermato che
Payne è morto per i “politraumatismi” e le “emorragie interne ed
esterne” compatibili con la caduta senza aver fatto alcun
tentativo di proteggersi e, per questo, si ritiene sia caduto in
uno “stato di incoscienza”. Si attendono ora i risultati degli
esami “istopatologici, biochimici e tossicologici” per studiare
le tracce di alcol e tossine nel sangue, negli organi e i
risultati dei tamponi nasali.
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