All’ospedale ‘Mazzoni’ di
Ascoli Piceno è stata eseguita la prima gastro-entero anastomosi
per via ecoendoscopica per il trattamento di una patologia
oncologica. Si tratta di una tecnica mininvasiva, svolta
completamente per via endoscopica interna, senza tagli
addominali, o drenaggi esterni. Il delicato intervento è stato
effettuato in sala operatoria dal direttore dell’unità operativa
di gastroenterologia e endoscopia interventistica dell’Ast,
Filippo Antonini, coadiuvato dalla propria équipe
infermieristica e da quella del blocco operatorio dell’ospedale
‘Mazzoni’. La procedura è stata eseguita su un paziente
abruzzese di 74 anni, affetto da tumore della testa del pancreas
che aveva determinato un’ostruzione intestinale, rendendo
impossibile l’alimentazione.
“Il paziente si è rivolto alla nostra unità operativa per una
occlusione gastrica maligna che gli impediva di mangiare da
diverse settimane – spiega Filippo Antonini -. Abbiamo, quindi,
eseguito un intervento mediante ecoendoscopia per creare un
collegamento diretto tra stomaco e intestino posizionando una
piccola protesi metallica interna, consentendo in questo modo
agli alimenti di oltrepassare l’ostacolo”.
L’alternativa è l’intervento chirurgico, con rischi di
complicanze molto superiori e tempi di degenza post operatori
molto lunghi. Il paziente era sveglio e privo di qualsiasi
disturbo pochi minuti dopo la procedura e, a sole 48 ore
dall’intervento, è stato dimesso in grado di alimentarsi
autonomamente. “Questa procedura – continua il direttore
dell’Uosd di gastroenterologia e endoscopia interventistica
dell’Ast di Ascoli – viene eseguita in pochissimi centri in
Italia e va ad aggiungersi alle molte altre già attivate, in
questi mesi, dalla nostra unità operativa, come i drenaggi
ecoendoguidati delle vie biliari, della colecisti e delle
raccolte addominali, oltre alla possibilità di eseguire
interventi direttamente all’interno delle vie biliari durante la
colangiopancreatografia retrograda endoscopica (Ercp)”.
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