Fedoweb, la più grande associazione di editori ed operatori online in Italia, è stata invitata a partecipare all’incontro promosso dallo European Data Protection Board (Edpb), il Comitato europeo che riunisce tutte le Autorità di protezione dei dati personali, in vista della predisposizione di linee guida generali sui cosidetti modelli “pay or consent”, ovvero sulla possibilità di richiedere, come condizione per la fruizione di contenuti o servizi online, il pagamento di un corrispettivo o, in alternativa, il consenso al trattamento dei dati personali a fini pubblicitari.
Fedoweb ritiene – spiega in una nota – si possa trovare il giusto equilibrio tra la tutela della privacy e altri diritti fondamentali quali la libertà di espressione e di impresa. L’associazione ha quindi reiterato l’auspicio che l’Edpb adotti linee guida basate su criteri oggettivi ed esempi concreti, ferma restando la discrezione di ciascun operatore nell’adozione del modello “pay or consent” nell’ambito dei propri modelli di business.
Linee guida chiare e comuni a tutti gli operatori europei – afferma – contribuiranno ad uno sviluppo armonico del mercato dei contenuti e servizi digitali, contribuendo ad eliminare talune difformità di approccio che hanno sino ad ora avvantaggiato operatori in altri paesi.
Il “pay or consent” è, infatti, fondamentale per lo sviluppo di un ecosistema digitale in Italia e in Europa. La pubblicità contestuale non costituisce un’alternativa percorribile, poiché da tempo gli inserzionisti pubblicitari richiedono una pubblicità profilata. Allo stesso modo, non sarebbe possibile subordinare l’adottabilità di questo modello all’offerta di un’alternativa comunque gratuita e senza alcuno obbligo di fornire dati personali, poiché questo di fatto non risponderebbe alle esigenze degli operatori di finanziarsi con la pubblicità senza gravare economicamente sugli utenti finali Durante l’incontro, Fedoweb, ha anche potuto condividere alcuni dati ed esempi concreti. Tra questi: senza il modello “pay or consent”, si stima che taluni editori potrebbero perdere fino alla metà dei loro ricavi, con una potenziale ricaduta in termini di libertà e pluralismo informativo a vantaggio dei grandi player esteri.
Vi è una sempre maggiore consapevolezza tra gli utenti. Ad esempio, richieste di chiarimento e/o di revoca del consenso si sono rivelate molto limitate (es, fino a 30 richieste in un anno e mezzo, o 1,7 richieste al mese). Il prezzo da applicare in caso di “mancato consenso”/scelta dell’opzione “a pagamento” può essere equo e oggettivamente determinabile, escludendo così il rischio che gli interessati si sentano costretti a concedere il consenso. Ad esempio, taluni editori associati Fedoweb hanno optato per importi molto contenuti, valutati coerentemente con il prezzo medio di mercato. Tale prezzo di solito non supera i 19,99 euro all’anno (cioè 1,67 euro al mese). “Fedoweb continuerà a sostenere un mercato rispettoso dei diritti degli interessati, oltre che di tutte le parti coinvolte”. chiude la nota.
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