Le autorità francesi hanno emesso mandati di arresto a marzo per il ceo di Telegram Pavel Durov e per il fratello co-fondatore Nikolai, secondo un documento amministrativo francese visionato in esclusiva da Politico.eu. Il documento indica che l’indagine sotto copertura francese su Telegram è più ampia e ha avuto inizio mesi prima di quanto si sapesse in precedenza. Il caso ruota attorno al rifiuto di Telegram di collaborare con un’inchiesta della polizia francese sugli abusi sessuali su minori. Intanto, secondo il Wall Street Journal, in un pranzo nel 2018 il presidente francese Emmanuel Macron invitò Pavel Durov a trasferire Telegram a Parigi ma l’imprenditore di origine russa rifiutò. Macron ipotizzò persino di concedergli la cittadinanza francese, secondo quanto riferito da una delle persone. Sempre secondo il Wsj, nel 2017 gli 007 francesi presero di mira Durov in un’operazione congiunta con gli Emirati Arabi Uniti che hackerarono il suo iPhone. La sicurezza francese era preoccupata per l’uso di Telegram da parte dello Stato islamico per pianificare attacchi .
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